Confisca diretta del denaro sul conto corrente: l’informazione provvisoria delle Sezioni Unite

Con ordinanza n. 7021/2021 era stata rimessa alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: «se il sequestro delle somme di denaro giacenti su conto corrente bancario debba sempre qualificarsi finalizzato alla confisca diretta del prezzo del profitto derivante dal reato anche nel caso in cui la parte interessata fornisca la prova della derivazione del denaro da un titolo lecito».

In base a quanto si apprende dal sito della Corte di Cassazione, all’udienza del 27 maggio 2021 le Sezioni Unite hanno fornito la seguente soluzione: «qualora il profitto derivante dal reato sia costituito da denaro, la confisca viene eseguita, in ragione della natura del bene, mediante l’ablazione del denaro comunque rinvenuto nel patrimonio del soggetto fino alla concorrenza del valore del profitto medesimo e deve essere qualificata come confisca diretta e non per equivalente».