Speciale Magistratura: requisiti, consigli per la preparazione e prospettive di riforma del concorso

Chi ha il sogno di diventare un magistrato deve essere consapevole che si tratta di un percorso lungo e pieno di studio, sacrifici, ostacoli e incertezze relative al superamento dello stesso concorso che è possibile provare con il limite delle tre consegne.

 

Come si diventa magistrato?

Per accedere al concorso in magistratura è necessario conseguire la laurea in Giurisprudenza. Questo è il primo di una lunga serie di step in quanto per accedere alla magistratura bisogna superare un concorso di II livello, per il quale il solo titolo di laurea non è sufficiente.

Dopo il conseguimento della laurea è necessario, infatti, continuare a studiare e scegliere uno dei seguenti percorsi:

- frequentare una Scuola di specializzazione per le professioni legali (SSPL);

- fare un tirocinio della durata di almeno 18 mesi presso gli uffici giudiziari oppure nell'Avvocatura dello Stato;

- ottenere il dottorato di ricerca in materie giuridiche;

- portare a termine la pratica forense e superare l’esame di avvocato.

Una volta portato a termine il percorso prescelto sarà possibile tentare il concorso in magistratura. È consigliabile, al fine di consolidare e rafforzare la propria preparazione, frequentare un corso privato di preparazione al concorso di magistratura al fine di esercitarsi nella redazione del tema e restare aggiornato sulle ultime novità normative e giurisprudenziali.

Per partecipare al concorso pubblico per la selezione dei magistrati ordinari è necessario possedere tutti i requisiti elencati nel bando:

  •  aver conseguito la laurea magistrale in Giurisprudenza;
  • possedere la cittadinanza italiana
  • possedere il pieno esercizio dei diritti civili;
  • essere incensurato;
  • possedere l’idoneità fisica all'impiego;
  • essere in posizione regolare nei confronti degli obblighi militari;
  • non essere stato dichiarato per 3 volte non idoneo agli esami nelle passate edizioni;
  • aver conseguito il diploma presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali oppure aver concluso il tirocinio di 18 mesi presso l’Avvocatura dello Stato oppure aver superato l'esame per l'esercizio della professione forense.

Il concorso prevede tre prove scritte ed una orale. Le prove scritte consistono nello svolgimento di tre temi con oggetto il diritto civile, il diritto penale e il diritto amministrativo. Ogni prova scritta dura 8 ore e si svolge con l’ausilio di codici non commentati e senza le annotazioni di dottrina e giurisprudenza. Le prove scritte si considerano superate se il candidato ottiene il punteggio minimo di 12/20 in ciascuna prova.

Solo chi supera la prova scritta può accedere alla successiva prova orale. Il colloquio riguarda le seguenti materie: diritto romano; diritto civile e procedura civile; diritto penale e procedura penale; diritto amministrativo e giustizia amministrativa; diritto pubblico e costituzionale; diritto tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto comunitario; diritto del lavoro e previdenza sociale; diritto internazionale pubblico ed internazionale privato; informatica giuridica; colloquio su una lingua a scelta tra inglese, spagnolo, francese o tedesco.

Coloro che riescono a superare con esito positivo anche la prova orale, assumono la qualifica di Magistrati Ordinari in Tirocinio. Questo periodo dura 18 mesi durante i quali è necessario seguire corsi di approfondimento teorico-pratico, presso la Scuola Superiore della Magistratura, e sessioni presso uffici giudiziari.

Al termine del tirocinio, il Consiglio Superiore della Magistratura valuta l’idoneità del magistrato a esercitare le funzioni giudiziarie. In caso di giudizio positivo, vengono conferite le funzioni giurisdizionali e assegnata una sede di servizio. In caso di giudizio negativo, il magistrato ordinario è ammesso a un nuovo periodo di tirocinio della durata di 12 mesi.

 

Come preparare il concorso in Magistratura

Di seguito, vi elenchiamo alcuni consigli per preparare nel migliore dei modi il concorso in magistratura.

 

1.     Il primo consiglio è studiare tanto e costantemente

La preparazione va affrontata per gradi. Inizialmente consigliamo di affrontare a livello manualistico una materia per volta, magari utilizzando il manuale usato all'università in una versione aggiornata. Successivamente vi consigliamo di studiare e approfondire le materie su più complessi ed articolati trattati o manuali superiori. In tale fase è consigliabile portare avanti lo studio di tutte e tre le materie, per evitare che se ne assimili una dimenticando quella studiata in precedenza.

Particolarmente utili sono anche le riviste specializzate che esaminando argomenti d’attualità (in genere legati a novità normative o giurisprudenziali) tendono a dare anche un panorama del dibattito dottrinario precedente. Oltre alle teorie dottrinali, va potenziato lo studio della giurisprudenza: non solo, infatti, si tratta di un concorso destinato a selezionare futuri giudici, ma la maggior parte dei Commissari d’esame è composta da magistrati, cui sono molto più familiari le questioni giurisprudenziali che le teorie degli accademici.

Per quanto riguarda il tempo da ripartire tra le varie materie consigliamo di dedicare il 50% del vostro tempo al diritto civile, e suddividere il tempo restante tra il diritto penale e il diritto amministrativo.

Spesso si sente dire che alcuni argomenti possono essere saltati perché al concorso non vengono richiesti; di conseguenza in diritto civile si tendono a trascurare i diritti reali e il diritto delle successioni; in diritto penale sono in genere trascurati alcuni reati di parte speciale, in diritto amministrativo alcuni argomenti settoriali. Questo atteggiamento è decisamente sbagliato per una serie di motivi. In primo luogo perché in diritto civile ogni settore è collegato con un altro e lo studio dei singoli istituti non può essere completo se non si ha una visione d'insieme della materia. Conoscere il diritto delle successioni, o i diritti reali, quindi, aumenta il livello di conoscenza e di comprensione di tutti gli altri istituti. In secondo luogo se controllate i titoli dei temi estratti al concorso nel corso degli anni, potrete constatare di persona che argomento di concorso può essere qualsiasi settore del diritto civile, del diritto penale e del diritto amministrativo.

Contemporaneamente allo studio è consigliabile esercitarsi a scrivere temi, preferibilmente seguendo una buona scuola.

 

2.     Frequentare una scuola di preparazione al concorso

Frequentare una buona scuola privata di preparazione al concorso in magistratura è senz'altro un utilissimo ausilio alla preparazione. Studiare da soli è possibile, tuttavia seguire un buon corso di magistratura dà numerosi vantaggi:

- Vi stimola a studiare più approfonditamente e contribuirà a farvi annoiare meno nello studio.

- Potrete seguire lezioni settimanali in modo approfondito e con la possibilità di rivolgere domande al docente.

- Vi assegneranno dei temi che verranno regolarmente corretti dai magistrati o dagli avvocati che tengono il corso; in tal modo potrete verificare il vostro reale stato di preparazione e vi verrà dato un giudizio sul vostro modo di scrivere.

- Potrete essere costantemente aggiornati; studiare da soli a volte fa perdere di vista le novità giurisprudenziali, dottrinali e legislative.

- Potrete usufruire del materiale aggiuntivo fornitovi, ad integrazione dei libri di testo.

 

3.     Imparare a gestire l’ansia da concorso

Il concorso in magistratura non è soltanto una prova giuridica, è anche una prova fisica abbastanza stressante: andare a Roma, consegnare i codici in tempo nel giorno prestabilito presso i padiglioni della Fiera di Roma, puntualità per non perdere autobus o treni, lunghe file prima di poter accedere al padiglione assegnato per le prove scritte, attesa di diverse ore prima della dettatura della traccia, ecc. Tutto ciò vi rende vagamente l’idea di quanto sia importante saper ben gestire lo stress e l’ansia nei giorni delle prove scritte.

Il primo consiglio, quindi, è quello di andare al concorso ben riposati per poter meglio sopportare lo stress di quei giorni. In sede di concorso, prima di cominciare a scrivere il tema è bene rileggere più volte la traccia pensando allo svolgimento di tutto l'elaborato costruendo una scaletta che poi cercherete di seguire nell'esposizione.

Per quanto riguarda la redazione del tema: siate sintetici e centrate l'argomento; se non lo conoscete è inutile girarci intorno. Evitate i temi lunghi, un tema di lunghezza media va dalle 4 alle 8 facciate.

È importante scrivete con grafia leggibile, e, soprattutto, evitate assolutamente gli errori di ortografia, che rappresentano causa di esclusione immediata. È importante non apporre simboli che possono essere scambiati per segni di riconoscimento.

Consegnate il tema solo se conoscete bene l'argomento; molti vi diranno che un istituto giuridico si può anche ricostruire con la logica e col tempo vi accorgerete che è vero. Ma vi accorgerete anche che, ricostruendo un argomento con la sola logica, aumentano molto le possibilità di dire cose inesatte.

Come avrete notato, la preparazione al concorso in magistratura non si improvvisa, dunque, chiudersi in camera d’albergo per continuare a studiare a poche ore dal concorso, non solo è inutile, ma controproducente. La necessità di richiamare alla memoria nozioni che necessitano di ragionamento e concentrazione, non farà altro che esasperarvi e convincervi di non ricordare nulla. Una mente serena e rilassata sarà molto più produttiva l’indomani nel corso delle prove scritte.

Infine, per restare aggiornati con le ultime novità normative e giurisprudenziali e per confrontarvi con altri aspiranti magistrati in tutta Italia, vi consigliamo di seguire il nostro Gruppo di Studio Facebook: Gruppo Facebook - Concorso Magistratura

 

Prospettive di riforma dell’accesso al Concorso in Magistratura

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, di recente, l’ormai noto Piano nazionale di ripresa e resilienza – Next Generation Ue che contiene interventi importanti per la PA sull’asse digitalizzazione e innovazione.

Il Recovery Plan impatterà anche sull’accesso al concorso in magistratura. Si legge, infatti, che occorre intervenire sulla:

[…] riduzione dei tempi di accesso alla carriera di magistrato che consente ai laureati di partecipare direttamente al concorso, riducendo l’età media di accesso alla magistratura e rendendola appetibile anche per quei giovani particolarmente dotati che, invece, per tempi lunghi attuali, intraprendono carriere diverse; […]

Parole testuali contenute in un documento di carattere programmatico e che aprono scenari di riforma impensabili fino a poco tempo fa.

È prevedibile che vi possano essere cambiamenti per il concorso in magistratura, intervenendo magari su eventuali requisiti di accesso oppure sull’inserimento di limiti di età per fare in modo di abbassare “l’età media di accesso” al concorso evitando la dispersione universitaria di giovani talenti. Staremo a vedere, vi terremo aggiornati sul nostro Gruppo Facebook dedicato al Concorso: Gruppo Facebook - Concorso Magistratura