Focus - Concorso Magistratura 2023

 

Come diventare Magistrato

Chi ha il sogno di diventare un magistrato deve essere consapevole che si tratta di un percorso lungo e pieno di studio, sacrifici, ostacoli e incertezze relative al superamento dello stesso concorso che è possibile provare con il limite delle tre consegne. Per accedere al concorso in magistratura è necessario conseguire la laurea in Giurisprudenza e, in passato, vi era la necessità di continuare a studiare e scegliere uno dei seguenti percorsi: frequentare una Scuola di specializzazione per le professioni legali (SSPL); fare un tirocinio della durata di almeno 18 mesi presso gli uffici giudiziari oppure nell'Avvocatura dello Stato; ottenere il dottorato di ricerca in materie giuridiche; portare a termine la pratica forense e superare l’esame di avvocato. Una volta portato a termine il percorso prescelto era possibile tentare il concorso in magistratura. 
Tuttavia, il recente decreto Aiuti ter, tra le tante disposizioni e la previsione di interventi economici in vari settori, ha introdotto anche modifiche alla procedura selettiva per il concorso in magistratura modificando il decreto legislativo 5 aprile 2006, n. 160 che disciplina l’accesso al concorso.

Il legislatore ha, così, introdotto un’importante novità che riguarda i requisiti di partecipazione: è sufficiente il solo requisito della laurea in giurisprudenza, mentre è stato eliminato l’obbligo per il candidato di frequentare tirocini o scuole di specializzazione per le professioni legali.


Per poter partecipare al concorso il candidato dovrà possedere i seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana;
- esercizio dei diritti civili;
- condotta incensurabile;
- idoneità fisica all'impiego;
- posizione regolare nei confronti del servizio di leva.
- non dovrà essere stato dichiarato per tre volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda.

I partecipanti, inoltre, dovranno rientrare in una delle seguenti categorie:

  • magistrati amministrativi e contabili
  • procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
  • dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all'area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno 5 anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a 4 anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
  • appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a 4 anni, con almeno 5 anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • abilitati all'esercizio della professione forense anche se non iscritti all'albo degli avvocati e, se iscritti all'albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario per almeno 6 anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a 4 anni.

Tuttavia, sebbene sia ormai sufficiente il solo requisito della laurea in giurisprudenza è fortemente consigliato, data la difficoltà delle prove, frequentare un corso privato di preparazione al concorso in magistratura al fine di esercitarsi nella redazione del tema, restare aggiornato sulle ultime novità normative e giurisprudenziali e, soprattutto, acquisire un metodo e una capacità di ragionamento giuridico efficace.

Il concorso prevede tre prove scritte ed una orale

Le prove scritte consistono nello svolgimento di tre elaborati teorici vertenti in diritto civile, il diritto penale e il diritto amministrativo. Ogni prova scritta dura 8 ore e si svolge con l’ausilio di codici non commentati e senza le annotazioni di dottrina e giurisprudenza. Le prove scritte si considerano superate se il candidato ottiene il punteggio minimo di 12/20 in ciascuna prova.

Solo chi supera la prova scritta può accedere alla successiva prova orale, la quale verte sulle seguenti materie: a) diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; b) procedura civile; c) diritto penale; d) procedura penale; e) diritto amministrativo, costituzionale e tributario; f) diritto commerciale e fallimentare; g) diritto del lavoro e della previdenza sociale; h) diritto comunitario; i) diritto internazionale pubblico e privato; l) elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; m) colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Coloro che riescono a superare con esito positivo la prova orale, assumono la qualifica di Magistrati Ordinari in Tirocinio. Questo periodo dura 18 mesi durante i quali è necessario seguire corsi di approfondimento teorico-pratico, presso la Scuola Superiore della Magistratura, e sessioni presso uffici giudiziari. Al termine del tirocinio, il Consiglio Superiore della Magistratura valuta l'idoneità del magistrato a esercitare le funzioni giudiziarie. In caso di giudizio positivo, vengono conferite le funzioni giurisdizionali e assegnata una sede di servizio.

Raccolta temi dei precedenti concorsi

Vi forniamo un'utilissima raccolta dei temi dei concorsi per Magistrato ordinario svoltisi dal 1977 ad oggi.
Potrete constatare di persona che argomento di concorso può essere qualsiasi settore del diritto civile, del diritto penale e del diritto amministrativo.
Eccovi una raccolta dei temi estratti nei precedenti concorsi: 
Temi anni 1977-2022

Come preparare il concorso in Magistratura

Alcuni consigli per preparare nel migliore dei modi il concorso in magistratura.

1.       Il primo consiglio è studiare tanto e costantemente

La preparazione va affrontata per gradi. Inizialmente consigliamo di affrontare a livello manualistico una materia per volta, magari utilizzando il manuale usato all'università in una versione aggiornata. Successivamente vi consigliamo di studiare e approfondire le materie su più complessi ed articolati trattati o manuali superiori. In tale fase è consigliabile portare avanti lo studio di tutte e tre le materie, per evitare che se ne assimili una dimenticando quella studiata in precedenza.

Particolarmente utili sono anche le riviste specializzate che esaminando argomenti d’attualità (in genere legati a novità normative o giurisprudenziali) tendono a dare anche un panorama del dibattito dottrinario precedente. Oltre alle teorie dottrinali, va potenziato lo studio della giurisprudenza: non solo, infatti, si tratta di un concorso destinato a selezionare futuri giudici, ma la maggior parte dei Commissari d’esame è composta da magistrati, cui sono molto più familiari le questioni giurisprudenziali che le teorie degli accademici.

Per quanto riguarda il tempo da ripartire tra le varie materie consigliamo di dedicare il 50% del vostro tempo al diritto civile, e suddividere il tempo restante tra il diritto penale e il diritto amministrativo.

Spesso si sente dire che alcuni argomenti possono essere saltati perché al concorso non vengono richiesti; di conseguenza in diritto civile si tendono a trascurare i diritti reali e il diritto delle successioni; in diritto penale sono in genere trascurati alcuni reati di parte speciale, in diritto amministrativo alcuni argomenti settoriali. Questo atteggiamento è decisamente sbagliato per una serie di motivi. In primo luogo perché in diritto civile ogni settore è collegato con un altro e lo studio dei singoli istituti non può essere completo se non si ha una visione d'insieme della materia. Conoscere il diritto delle successioni, o i diritti reali, quindi, aumenta il livello di conoscenza e di comprensione di tutti gli altri istituti. In secondo luogo se controllate i titoli dei temi estratti al concorso nel corso degli anni, potrete constatare di persona che argomento di concorso può essere qualsiasi settore del diritto civile, del diritto penale e del diritto amministrativo.

Contemporaneamente allo studio è consigliabile esercitarsi a scrivere temi, preferibilmente seguendo una buona scuola.

2.       Frequentare una scuola di preparazione al concorso

Frequentare una buona scuola privata di preparazione al concorso in magistratura è senz'altro un utilissimo ausilio alla preparazione. Studiare da soli è possibile, tuttavia seguire un buon corso di magistratura dà numerosi vantaggi:

  • Vi stimola a studiare più approfonditamente e contribuirà a farvi annoiare meno nello studio.
  • Potrete acquisire un metodo di studio e una capacità di ragionamento giuridico efficace.
  • Potrete seguire le lezioni settimanali in modo approfondito, anche online, con la possibilità di rivolgere domande al docente.
  • Avrete la possibilità di esercitarvi nella redazione dei temi e di effettuare delle simulazioni in aula con la correzione dei vostri elaborati dal parte del docente che tiene il corso; in tal modo potrete verificare il vostro reale stato di preparazione e vi verrà dato un giudizio sul vostro modo di scrivere.
  • Potrete essere costantemente aggiornati sulle ultime novità normative e giurisprudenziali e gli orientamenti della dottrina; studiare da soli, a volte, fa perdere di vista aggiornamenti giuridici importanti.
  • Potrete usufruire del materiale aggiuntivo fornitovi, ad integrazione dei libri di testo.


3.       Imparare a gestire l’ansia da concorso

Il concorso in magistratura non è soltanto una prova giuridica, è anche una prova fisica abbastanza stressante: andare a Roma, consegnare i codici in tempo nel giorno prestabilito presso i padiglioni della Fiera di Roma, puntualità per non perdere autobus o treni, lunghe file prima di poter accedere al padiglione assegnato per le prove scritte, attesa di diverse ore prima della dettatura della traccia, ecc. Tutto ciò vi rende vagamente l’idea di quanto sia importante saper ben gestire lo stress e l’ansia nei giorni delle prove scritte.

✔️ Il primo consiglio, quindi, è quello di andare al concorso ben riposati per poter meglio sopportare lo stress di quei giorni.

✔️ Prima di cominciare a scrivere il tema è bene rileggere più volte la traccia pensando allo svolgimento di tutto l'elaborato costruendo una scaletta che poi cercherete di seguire nell'esposizione.

✔️ Siate sintetici e centrate l'argomento; se non lo conoscete è inutile girarci intorno.

✔️ Evitate i temi lunghi. Un tema di lunghezza media va dalle 4 alle 8 facciate.

✔️ Scrivete con grafia leggibile, e, soprattutto, evitate assolutamente gli errori di ortografia, che rappresentano causa di esclusione immediata. E' importante non apporre simboli che possono essere scambiati per segni di riconoscimento.

✔️ Consegnate il tema solo se conoscete bene l'argomento; molti vi diranno che un istituto giuridico si può anche ricostruire con la logica e col tempo vi accorgerete che è vero. Ma vi accorgerete anche che, ricostruendo un argomento con la sola logica, aumentano molto le possibilità di dire cose inesatte.


La preparazione al concorso in magistratura non si improvvisa, dunque, chiudersi in camera d’albergo per continuare a studiare a poche ore dal concorso, non solo è inutile, ma controproducente. La necessità di richiamare alla memoria nozioni che necessitano di ragionamento e concentrazione, non farà altro che esasperarvi e convincervi di non ricordare nulla. Una mente serena e rilassata sarà molto più produttiva l’indomani nel corso delle prove scritte.

Infine vi consigliamo di seguire il nostro Gruppo di Studio Facebook per restare aggiornati e confrontarvi con gli aspiranti magistrati in tutta Italia: Gruppo Facebook - Concorso Magistratura

Magistratura: la testimonianza del dott. Tartaglia


Intervista al dott. Roberto Tartaglia (vincitore di due concorsi di magistratura, primo classificato), p.m. della Procura di Palermo e vice Capo Dap, che ci racconta le difficoltà della preparazione del concorso in magistratura e la delicatezza delle funzioni.