L'esame per l'esercizio della professione forense si tiene ogni anno, a metà dicembre, presso ogni sede di Corte D'appello.
Per essere ammessi a sostenere l'esame è necessario, dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza, svolgere il tirocinio legale presso lo studio di un avvocato iscritto all'albo da almeno 5 anni.
Il tirocinio dura 18 mesi ma è diminuito ad 1 anno per chi ha frequentato una scuola di specializzazione.
In alternativa, il neolaureato può optare di svolgere il tirocinio presso l'Avvocatura dello Stato, ma anche dei Comuni e di altri enti pubblici o presso gli uffici giudiziari. In quest’ultimo caso, però, la pratica non può essere svolta per più di 12 mesi e deve essere completata svolgendo i restanti 6 mesi presso un avvocato.
Terminato il tirocinio il praticante deve svolgere l'esame di abilitazione forense che si compone di tre prove scritte e una orale.
Le prove scritte riguardano: la redazione di un parere in materia di diritto civile; la redazione di un parere in materia di diritto penale; la redazione di un atto giudiziario.
Alla prova orale saranno ammessi i candidati che avranno raggiunto negli scritti il punteggio complessivo di 90 punti.
Il candidato può scegliere sei materie da portare al colloquio orale, tra cui: deontologia forense obbligatoria, procedura civile o procedura penale (scelta vincolata alternativa) ed altre quattro materie a scelta tra diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo, diritto costituzionale, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto tributario, diritto dell’Unione Europea, diritto internazionale privato, diritto ecclesiastico.
La prima prova orale ha ad oggetto la discussione di una questione pratico-applicativa, nella forma della soluzione di un caso, che dimostri conoscenze di diritto sostanziale e processale, in una materia scelta preventivamente dal candidato tra le seguenti: materia regolata da codice civile; materia regolata da codice penale; materia di diritto amministrativo. La durata è di 30 minuti per l'esame preliminare del quesito e 30 minuti per la discussione, il candidato può consultare i codici, le leggi e i decreti dello Stato.
La seconda prova orale dura complessivamente tra i 45 e i 60 minuti, si svolge a non meno di 30 gg di distanza dalla prima prova orale e sono ammessi i candidati che hanno conseguito nella prima prova un punteggio di almeno 18 punti. La seconda prova orale consiste nella discussione di brevi questioni relative a cinque materie scelte preventivamente dal candidato, di cui: un tra civile e penale, purché diversa dalla materia già scelta per la prima prova orale, una tra diritto processuale civile e diritto processuale penale, tre tra le seguenti: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto tributario, diritto commerciale, diritto del lavoro, diritto ecclesiastico, diritto del lavoro, diritto dell'Ue, diritto internazionale privato.
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I consigli per superare la prova scritta dell'esame di abilitazione forense sono i seguenti:
E' importante frequentare un corso che garantisca delle lezioni settimanali ed un esercizio continuo nella redazione dei pareri e degli atti con correzioni personalizzate e celeri. E' altresì importante scegliere i migliori manuali per avere un riferimento valido e aggiornato.
L'esame di abilitazione forense è anche una prova fisica stressante, quindi, è importante andare all'esame ben riposati per poter rendere al meglio in quei giorni.
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Intervista al dott. de Gioia (ex commissario esame d'avvocato, giudice del Tribunale di Roma, già vincitore del concorso in magistratura e dell'esame di avvocato a soli 25 anni) che ci offre una serie di consigli su come preparare al meglio l'esame d'Avvocato.